DISCESA IN CORDA DOPPIA

 

Corda1  

 

Giunti alla vetta non ci resta che goderci un pò il panorama, scattare foto di vetta, sgranocchiare qualche cosa e prepararci per tornare alla base.
Già, ma non sempre c’è il sentiero che ci riporta a valle. E allora?
In questo caso, sicuramente, ci sono delle soste attrezzate anche per calarsi con la corda.

Le manovre da eseguire sono semplici ma sempre delicate: la minima distrazione può essere fatale. Ma eseguita con la giusta attenzione, la corda doppia, permette di superare agevolmente in discesa qualsiasi tratto che in salita sarebbe impercorribile.

Procediamo con ordine e vediamo i vari passaggi:

  1. Siamo sull’ultima sosta e ben assicurati: legati alla sosta in modo da non tenere impegnata la corda in alcun modo (con un cordino od una fettuccia). Per prima cosa garantiamoci che la corda non possa cadere in basso: se la perdiamo non abbiamo più alcun modo per scendere!
  2. si utilizza l’anello della sosta per far passare dentro un capo della corda; la si fa scorrere sino a giungere alla sua metà. Se invece utilizziamo due corde, si infila l’anello dello sosta con una delle due corde, il capo di questa deve essere collegato alla seconda corda con un nodo semplice (detto nodo galleggiante: per l’esecuzione vai alla lezione dei nodi);
    Nel caso di discesa con due corde, è preferibile lasciare il nodo di unione verso la parete: al momento del recupero eviteremo di “strozzare” il ramo sottostante.
  3. ora è necessario raccogliere gli estremi della (o delle) corda, facendo degli anelli di avvolgimento, e si lanciano le corde nella direzione di discesa (verso la sosta sottostante nel caso di più tiri, o comunque verso la base della parete). Al momento del lancio, gridare sempre “CORDA”: se un’altra cordata fosse sotto di voi, potrebbe pagarne le conseguenze!
    Nel caso utilizzassimo due corde, collegate con il nodo, facciamo molta attenzione a quale capo bisognerà recuperare una volta terminata la discesa: tirando il capo sbagliato il nodo si incastrerebbe dentro l’anello della sosta e sarebbe impossibile recuperare le corde.

 

 Immagine123
  1. In genere, le calate già attrezzate, sono costituite da vere e proprie catene con un grosso anello all’interno del quale quale vengono fatte passare le corde per la discesa.Nel caso raffigurato nella foto si tratta, invece, di una calata costituita da doppio cordino con un moschettone a maglia rapida.

    In ogni caso è importante che la metà della corda sia posta sul moschettone della calata per poter sfruttare tutta la lunghezza della corda (questo problema non si presenta nel caso usassimo due corde, di pari lunghezza, unite tra loro).

  1. La corda è quindi sistemata per l’allestimento della doppia. Per ricordarci che ogni passaggio deve essere eseguito con molta attenzione, tranquillità e con un certo ordine, vediamoli singolarmente:
  2. Assicurarsi
  3. Il discensore
  4. Calarsi

 

Una volta attrezzata la corda sulla sosta, è necessario assicurarsi sulla corda stessa per poterci liberare dalla sosta.
Bisogna pertanto utilizzare un cordino, realizzare un nodo autobloccante sulla corda e legarlo all’imbrago.

 

Immagine17

 

 

  

 

Il nodo autobloccante viene eseguito sulla corda doppia immediatamente a valle dell’anello della sosta.

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Il cordino deve essere quindi collegato all’imbrago utilizzando un moschettone. Ricordatevi sempre di chiudere la ghiera del moschettone.

A questo punto possiamo togliere la nostra assicurazione dalla sosta: in caso di caduta l’autobloccante ci fermerebbe sulla corda di calata.

 

 

 

Ora bisogna posizionare il nostro discensore sulla corda.
Esistono diversi attrezzi adibiti a questo scopo: per il loro corretto utilizzo è necessario consultare le istruzioni allegate all’attrezzo al momento dell’acquisto (Otto, GiGi, secchiello, etc.). In questa sede mi limito a descrivere l’utilizzo del discensore ad otto.
In tutti i casi è importante che il discensore venga posizionato a monte del nodo autobloccante: tra il nodo e l’anello di calata.

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Fare passare la corda doppia dentro l’anello più largo del discensore. In questo modo si crea un’asola.

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Far passare l’asola intorno all’anello più piccolo del discensore.

 

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Mettere un altro cordino dentro l’anello più piccolo del discensore e collegare il cordino all’imbrago con un secondo moschettone.

Tutto è pronto: bastano poche e semplici manovre per scendere vincendo, almeno le prime volte, la paura di “buttare” la schiena verso il vuoto…

 

Ora sì che viene il bello !!
La doppia l’abbiamo allestita: non resta che mettersi nella posizione corretta e in pochi istanti scendiamo di una lunghezza di corda senza nessuno sforzo.
Innanzi tutto, con la faccia rivolta a monte, facciamo in modo ce la corda di calata non passi in mezzo ai piedi ma da un lato.Quindi teniamo, con una mano, il nodo autobloccante: l’altra mano deve restare libera, non bisogna assolutamente aggrapparsi alla corda.

Immagine24 

Ora è necessario che il nostro peso gravi sul discensore: basta “buttare” il sedere indietro e puntare i piedi contro la parete. In pratica bisogna letteralmente “sedersi” sull’imbrago. Le prime volte farà sicuramente impressione pensare di buttarsi all’indietro senza sapere con precisione cosa succede o in che modo possa essere sorretto il nostro peso ….. ma dopo le prime titubanze vi assicuro che prendere dimistichezza con questa tecnica è estremamente facile e divertente.
Bisogna tenenre presente che per rallentare od aumentare la velocità di discesa è sufficiente compiere pochi movimenti con il braccio con cui si tiene in mano l’autobloccante: avvicinando ed allontanando corda, lateralmente rispetto al corpo, possiamo regolare il ritmo di discesa.

Inoltre, in caso necessità, è sufficiente lasciare il nodo perchè questo entri in funzione come freno e ci fermeremo immediatamente.

 Immagine25 Il peso del corpo deve gravare sul discensore: bisogna appendersi al cordino che collega il discensore con l’imbrago (quello blu nella foto).Contemporaneamente, con una mano, prendiamo il nodo autobloccante permettendogli di scorrere lungo la corda.

A qusto punto sarà sufficiente allontanare / avvicinare il braccio dal busto per regolare la velocità di discesa.

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